Oltre all'immoralità della legge, che è intriseca, colpiscono due cose: la prima riguarda il grandissimo spreco di soldi pubblici per i processi che in partenza nascono morti, sicuri della prescrizione perchè il termine dei due anni per la sentenza è una botte di ferro per l'imputato, sopratutto per quanto riguarda gli indagati per reati finanziari, dove le indagini e le perizie richiedono molto tempo. Questo spreco, poi alla luce dell'abolizione di fatto delle intercettazioni paventata per l'uso eccessivo che la magistratura ne faceva, spendendo troppo secondo il pdl. L'altro punto è che, con l'utilizzo dell'espressione "processo breve" per definire questa legge, si è voltuto dare consapevolmente un falso giudizio sulle conseguenze pratiche dell'applicazione delle stessa legge. Non cambierà proprio nulla perchè la maggioranza dei processi in Italia è di natura civile, non penale. E, in più, non c'è un euro per mettere in condizione i magistrati di poter emettere le sentenza in un tempo ragionevole.
Degno di nota anche il chiarimento di Alfano:"sarà prescritto solo l'1% dei processi". Ma serve una precisazione. Perchè devono essere messi in conto anche quelli che non hanno ancora maturato i termini delle prescrizione ma che praticamente sono spacciati, e anche quelli che cominceranno in futuro ma sono in realtà già morti.
La volontà politica è chiara: troppi processi e troppo lunghi?Due anni di tempo (per ogni grado di giudizio), altrimenti processo annullato. Pazienza se materialmente i magistrati non sono nelle condizioni di poter svolgere completamente il loro lavoro.
Senza considerare il fatto che la maggioranza sta imponendo questa riforma con la forza, senza discutere con l'opposizione o con i rappresentanti della categoria (l'ANM ha definito questa riforma "devastante" per il sistema giudiziario").
Insomma, è chiaro che questa legge serve solo a Berlusconi per liberarsi una volta per tutte dei suoi due processi. Quello Mediaset e quello Mills. Ne è la conferma anche il fatto che si è tornato a parlare di Lodo Alfano "costituzionale", ammettendo implicitamente quindi che il vero interesse non è quello dei cittadini, ma quello di Berlusconi.
Per salvare una persona, uomo solo al comando, si è scelto di sacrificare il lavoro di centinania di magistrati e di impedire ai cittadini di sapere la verità e ottenere giustizia in molti processi.
Le ultime parole famose. Dopo la bocciatura del Lodo Alfano dalla Corte Costituzionale, Berlusconi dixit:"Andrò in tribunale per farmi processare, vedrete di che pasta sono fatto!"
5 DIECEMBRE 2009
No Berlusconi Day
Roma, piazza della Repubblica ore 14,oo
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Roma, piazza della Repubblica ore 14,oo
Mirco Sirignano
responsabile comunicazione e informazione giovani idv alto casertano
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