Visualizzazione post con etichetta costituzione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta costituzione. Mostra tutti i post

Lettera di Emilio Iannotta ai cittadini casertani

Cari cittadini casertani,

è il momento di reagire. L'Italia, dal 5 marzo 2010, non è più una democrazia parlamentare.

Il Governo Berlusconi ha cambiato la legge elettorale con un decreto legge per favorire il Pdl, il proprio partito, alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010. Il Pdl è stato escluso per gravi irregolarità nel collegio elettorale di Roma, dove non aveva depositato le firme nei tempi fissati dalla legge.

Il 5 marzo 2010 il Consiglio dei Ministri, presieduto dal Premier Silvio Berlusconi, ha emanato un decreto con cui ha cambiato la legge elettorale e violato la Costituzione, sostituendosi agli organi competenti giudiziari, proprio per ammettere il Pdl alle elezioni. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto e, secondo alcune fonti, questo sarebbe avvenuto sotto forti pressioni di Berlusconi il quale avrebbe minacciato di ricorrere alla piazza. Ma il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha confermato l’esclusione della lista Pdl per le gravi irregolarità nella presentazione della documentazione e perché la Regione Lazio ha proprie disposizioni in tema elettorale. Pertanto, come era facilmente prevedibile, la legge nazionale non ha competenze nel merito.

Nessun governo in nessuna democrazia può cambiare le regole elettorali durante il periodo elettorale. Nessun governo in nessuna democrazia può “interpretare” le leggi al posto della magistratura. Invece, questo è ciò che è avvenuto in Italia.

Un Paese nel quale i media televisivi pubblici e privati sono sotto il totale controllo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

E dove il Parlamento, invece di occuparsi della crisi economica, del debito pubblico, delle fasce sociali piu' deboli, del prosciugamento della cassa integrazione, delle imprese che non ottengono credito dalle banche salvate dallo Stato, della giustizia sotto assedio, della corruzione dilagante negli appalti pubblici, delle energie rinnovabili vota, con l’ennesima fiducia, un altra legge ad personam, il legittimo impedimento, al solo fine di assicurare quella impunità al Presidente del Consiglio che la Corte Costituzionale ha negato dichiarando incostituzionale il Lodo Alfano.

E’ necessaria e non più rinviabile una mobilitazione generale. Un segnale forte ad un Governo che scredita tutti i giorni il nostro Paese e le nostre Istituzioni. Pertanto, invito tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione di sabato 13 marzo a Roma, alle ore 14,00, in piazza del Popolo.

Emilio Iannotta

Candidato Italia dei Valori elezioni regionali

Continua a leggere...

Caserta: sit in del popolo viola

Sabato 30 gennaio 2010, a partire dalle ore 16 e fino alle ore 20, a Caserta, davanti la Prefettura, sit in di protesta del popolo viola contro i continui e pervicaci attacchi alla Costituzione da parte del Presidente del Consiglio e dei suoi ministri.

Di fronte all'ennesimo tentativo di saccheggiare la Costituzione, che si concretizza principalmente nelle manovre del Governo per garantire impunità a Berlusconi (a partire dal nuovo Lodo Alfano) e nei proclami irresponsabili di qualche ministro che chiede addirittura la cancellazione dell'Art. 1 (L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro...), abbiamo soltanto due strade: o assistere passivamente al delirio distruttivo dell'establishment berlusconiano o reagire con la prontezza e la determinazione democratica che la situazione richiede. Noi scegliamo la seconda. La Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista rimane, ad oltre 60 anni dalla sua emanazione, il principale strumento di garanzia del patto di convivenza civile di una società che fonda le proprie basi sul principio di uguaglianza tra i cittadini e l'anticorpo più efficace contro il rischio di nuove derive autoritarie. E' per questo che ad ogni cittadino democratico compete difenderla. Noi di Italia dei Valori dell'Alto Casertano siamo decisamente tra questi.

Continua a leggere...

Assalto finale: IL PARTITO DELL’AMORE ODIA LA COSTITUZIONE di Antonio Padellaro

Brunetta: va modificata anche la prima parte

Purtroppo va preso sul serio il ministro Brunetta quando propone di cambiare l’articolo uno della Costituzione. Non per quello che dice. Ma per quello che ancora non può dire. Brunetta è tante cose ma non uno stupido e se ha dato un’intervista a Libero non era per comunicare al mondo che la frase “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” non gli piace, “perché non significa nulla” e che lui preferisce “merito” e “concorrenza”. Parole, queste sì, strampalate. No, il ministro ha voluto portare il suo dono votivo a chi della Costituzione non sopporta soprattutto l’articolo tre: quello della legge uguale per tutti. Ha lanciato un petardo per dire: eccomi qua, a un tuo ordine sta’ costituzione la cambiamo eccome, anche da soli. Berlusconi lo va dicendo da mesi che la Carta è un frutto del cattocomunismo di stampo resistenziale (subito scimmiottato da Brunetta che infatti dà la colpa “al clima del dopoguerra”).

Ora che il clima è cambiato succede che il mitico don Verzè reduce dalla stanza ospedaliera del premier appena colpito da Tartaglia se ne esca con una dichiarazione sulla Costituzione che va cambiata. Frase del tutto sconnessa dal contesto. Il clima, appunto, è quello del partito dell’amore che si oppone al partito dell’odio che ha armato la mano dell’attentatore. È il clima del “dialogo”, delle “riforme condivise”, delle “intese a tutto campo”, offerte all’opposizione con la mano tesa mentre l’altra nasconde un nodoso bastone. Per ora di dialogare non se ne parla. Le elezioni amministrative di marzo sono troppo vicine e il Pd di Bersani sta già rischiando di suo l’osso del collo ( 7 regioni su 11 sono in bilico) e non è certo il momento di offrire l’altra guancia all’avversario. Ma se il centrodestra dovesse fare bottino pieno dalla Padania alle Calabrie, allora sì che sarebbero guai seri. Più forte che mai Berlusconi potrebbe procedere a tappe forzate contro l’ultimo baluardo che ancora si oppone al disegno di ampliare i poteri dell’esecutivo (i suoi) e di sottomettere la magistratura dopo avere, di fatto, svuotato il Parlamento, reso ormai un ente inutile. Le apparenti divagazioni di Brunetta ci preannunciano l’assalto finale. Non resta che prepararsi. Il resto (ha ragione Bossi) sono solo chiacchiere.
Antonio Padellaro

Continua a leggere...

Cerca nel blog

Contatta IDV Alto Casertano

scrivi a:
idvaltocasertano@yahoo.com

idvgiovanialtocasertano@yahoo.it

In rilievo

Etichette

Archivio blog