LETTERA APERTA ALLA REDAZIONE DI CAIAZZO RINASCE E AI SUOI LETTORI

LETTERA APERTA ALLA REDAZIONE DI CAIAZZO RINASCE E AI SUOI LETTORI

Gentile redazione di Caiazzo Rinasce,

apprezzo che avete mostrato attenzione e dato ampia visibilità alla mia persona e al mio partito durante la recente campagna elettorale. In particolare dando ampia evidenza alle decisioni che IDV ha assunto ad Alife. Premetto che non amo la politica personalizzata: né quando per intendere Italia dei Valori a livello nazionale si fa riferimento con ostentazione e esclusività alla persona di Antonio Di Pietro; né quando per intendere Italia dei Valori nell’Alto Casertano si fa riferimento quasi unicamente alla mia persona. L’Italia dei Valori ha nelle ultime elezioni europee e regionali raccolto nell’Alto Casertano circa il 10% dei voti: non ho certo la presunzione di attribuirli alla mia persona, che pure spesso ci ha messo la faccia. Ribadisco pertanto che quanto, con sofferenza, essendo in ballo anche rapporti di parentela a cui tengo molto, deciso ed operato è stato fatto dal sottoscritto dopo aver consultato e condiviso tutto con i vertici provinciali e regionali del partito e con la responsabile cittadina uscente dott. Marianna Pitò (in costante rapporto con gli iscritti di Alife in regola con il tesseramento).

Mi dovete dare atto, gentile redazione e cari lettori, che mai mi sono permesso di delegittimare la funzione e il ruolo di Caiazzo Rinasce né di qualsivoglia organo di informazione. Sono troppo care ad Italia dei Valori e a me stesso la libertà di espressione e la pluralità di informazione. Ho solo cortesemente e con rispetto puntualizzato la posizione di Italia dei Valori.

Nel merito della vicenda oggetto dell’articolo (le elezioni amministrative di Alife e la posizione di Italia dei Valori) ribadisco che:

Il dott. Daniele Cirioli è il candidato sindaco che avevamo deciso di sostenere, candidando nella lista da lui capeggiata la dott.ssa Vincenza Vetere, mia nipote in secondo grado. Al dott. Daniele Cirioli, a cui ci era stato richiesto sostegno (da concretizzare con l’indicazione di un candidato che rappresentasse IDV) da parte del dott. Gianfranco Di Caprio, segretario cittadino del PD e candidato nella lista “Insieme per Alife”, dopo aver preso atto favorevolmente che nella lista non erano presenti ex amministratori di Alife, avevamo chiesto, e da egli riconosciute e condivise, in una riunione congiunta con il dott. Gianfranco Di Caprio stesso e con Sisto Antonio Amato (dirigente provinciale di SEL), alcune garanzie politiche per noi irrinunciabili per poter far parte della lista. Ed esattamente: a)che la lista fosse e rimanesse civica per tutto il mandato e che durante lo stesso egli non si candidasse in altre competizioni con la casacca di qualsivoglia partito;
b)che negli enti sovracomunali egli assumesse una posizione di centrosinistra;
c) che nella compilazione della Giunta Esecutiva, fermo restando il giusto valore del voto dei cittadini e dei consensi riportati da ogni candidato, egli avesse la sensibilità di consultare in via prioritaria i partiti che ufficialmente lo sostenevano.
Il dott. Daniele Cirioli ha mostrato in questa campagna elettorale poco trasparenza, un atteggiamento omissivo e irriguardoso nei confronti dei partiti che generosamente lo sostenevano e assoluta inaffidabilità, culminata nell’assenza ingiustificata e immotivata alla nostra manifestazione di giovedì scorso alla quale, nella stessa mattinata, aveva a me ribadito il suo intervento. Manifestazioni in cui sono intervenuti i vertici provinciali e regionali di Italia dei Valori.

Non è colpa mia se la parola del dott. Cirioli, come dimostrato inequivocabilmente dagli eventi, ha meno valore del 2 di bastoni quando la briscola è a denari. Non è colpa mia se il dott. Gianfranco Di Caprio e Sisto Antonio Amato, costantemente informati dal sottoscritto degli eventi e dei “difficili” rapporti intercorsi in questa campagna elettorale tra il dott. Daniele Cirioli e il sottoscritto, a partire dal comizio di apertura, francamente omissivo e irrispettoso nei confronti dei partiti che ufficialmente sostenevano il dott. Daniele Cirioli, non hanno mostrato intransigenza nel sostenere il proprio partito e nel chiedere per lo stesso il dovuto rispetto.

Considerato che ormai mi par chiaro che il dott. Cirioli ha operato con l’intento di perdere le elezioni ( o quanto meno nulla ha fatto per vincerle, impegnato come è stato a tenere i rapporti “istituzionali” e ad accrescere il suo appeal personale nei confronti dei singoli candidati, anche quelli proposti da partiti a cui era stato chiesto esplicito sostegno) mi rimane un dubbio: lo ha fatto scientemente e libero da condizionamenti esterni, avendo consapevolezza che i guasti al bilancio, che pure egli in primis ha fatto emergere, non gli avrebbero consentito una “comoda” amministrazione, in linea con il rigore esercitato dai banchi di opposizione? Oppure lo ha fatto perché tiene le mani “legate” dal suo ruolo di iscritto e consulente tecnico del PDL a livello nazionale o da altre a me sconosciute vicende? Al tempo e ai posteri l’ardua sentenza.

Nonostante la lunghezza della lettera, poiché ho avuto modo di verificare nel tempo che amate quanto me la libertà di espressione e la pluralità dell’informazione, sono certo di un sua integrale e tempestiva pubblicazione.

Con cordialità,

Dott. Emilio Iannotta


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