Quindi non è Patriciello che ha rinunciato all'immunita parlamentare, come ha titolato qualche giorno fa l'Eco del Molise, ma bensì una votazione quasi all'unanimità del Parlamento Europeo che gli ha difatti impedito di godere del privilegio di non essere processato come succederebbe a qualsiasi altro cittadino.
Per quanto riguarda il caso con l'agente Stefania Di Clemente, accusata ingiustamente da Patriciello di aver falsificato i verbali di alcune multe mettendo orari fasulli, questo è stato classificato come una "opinione" dell'Onorevole, quindi degna di immunità, e non come una offesa alla dipendente pubblica.
A parte i dubbi in merito, non è concepibile che un Parlamento Europeo si debba concentrare diverse volte in pochi giorni sulle vicende giudiziarie di un singolo deputato. Il Parlamento Europeo deve occuparsi delle questioni comunitarie, non deve essere la "tana del lupo".
Crediamo che per questo motivo, le prossime elezioni europee, debbano essere un punto di svolta: mandare a Strasburgo solo il meglio della società civile.
Il Pdl ricandida pregiudicati ed inquisiti, l'Italia dei Valori invece chi ha dato dimostrazione, nei fatti, di poter rappresentare la parte sana del paese. In tal senso si collocano le candidature da indipendenti di persone come Luigi De Magistris, Sonia Alfano e Carlo Vulpio: tutti e tre con storie personali tanto lontane quanto simili, uniti dai valori sani come la giustizia, l'onesta e la libera e corretta informazione.
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