Intervento in Consiglio Comunale a motivazione dell'astensione sul bilancio di previsione

Senza alcuno spirito polemico e a toni bassi considerato il momento di mestizia e di dolore, da padre che ha una figlia universitaria che studia lontano da casa e che si sente particolarmente vicino a quegli studenti che all’Università dell’Aquila erano impegnati fuori sede nei propri studi universitari e ai loro genitori che nulla hanno potuto fare per sottrarli al loro triste destino, sento comunque il dovere civico di specificare la posizione di Italia dei Valori nel momento in cui ci viene sottoposta l’approvazione del bilancio di previsione, che rappresenta certamente il momento politico in cui si misura la coesione di una maggioranza sostenuta da diversi partiti e la capacità o la volontà del Sindaco di saperne valorizzare specificità, professionalità, responsabilità e passione. Purtroppo, ancora una volta, mi tocca annunciare e motivare il mio voto di astensione.

Con una doverosa precisazione. Il voto di astensione non intende certamente disconoscere o criticare l’operato dell’assessore al ramo Pisani. Anzi IDV ne sta apprezzando lo sforzo e la professionalità nel tenere insieme e far quadrare i conti di questa amministrazione. Trattasi di un giudizio prettamente politico. Italia dei Valori di Piedimonte Matese, dopo l’ultima verifica politica che si è conclusa, per capirci, con la nomina del dott. Augusto Massi ad assessore comunale, peraltro con la conferma delle deleghe già ad egli assegnate, considera insufficiente e poco coraggiosa la risposta del partito democratico, considerato che esso stesso aveva posto il problema di una maggiore coesione e di una più ampia e condivisa responsabilizzazione nelle scelte amministrative.
Italia dei Valori, in verità, più volte ha auspicato che il partito democratico prendesse coscienza del sostanziale mutamento del quadro politico-amministrativo cittadino, che vede oggi ampiamente superata l’esperienza civica elettorale di Piedimonte Democratica, sostituita da una alleanza organica tra partiti di centrosinistra. Alleanza che per essere credibile, efficace e duratura avrebbe dovuto attribuire una pari dignità politica a tutti i partiti della stessa, a cominciare dalla presenza in Giunta Comunale di tutti quelli rappresentati in Consiglio Comunale.
Italia dei Valori, in verità, più volte ha auspicato che il partito democratico prendesse coscienza di aver occupato tutti i posti chiave dell’amministrazione e tutti gli ambiti decisionali significativi. Né la nomina ad assessore del dott. Massi ha in sostanza modificato il quadro amministrativo-gestionale. Che prendesse coscienza che tali scelte di autosufficienza sono state fortemente penalizzate dall’elettorato alle ultime elezioni politiche.

Ciò premesso IDV si era dichiarata disponibile, per mero senso di dovere civico nei confronti della cittadinanza e per spirito di coalizione, ad assumere una responsabilità amministrativa diretta. Disponibilità confermata dal sottoscritto su richiesta esplicita e diretta del primo cittadino.

Abbiamo invece verificato che il Sindaco e il partito democratico non ritengono l’apporto di IDV significativo per la Amministrazione e per la coalizione, probabilmente perché considerano che al proprio rappresentante in Consiglio Comunale fanno difetto responsabilità, saggezza, professionalità o passione civica. Come peraltro sembrerebbe confermato dal fatto che nessuno dei contributi del sottoscritto nei precedenti Consigli Comunali ha trovato accoglienza nel gruppo di maggioranza. A mente mi sovvengono le proposte in merito al regolamento sulla Tarsu, la proposta di un Consiglio Comunale dedicato al servizio idrico integrato, l’appello a riconsiderare l’alienazione del nuovo macello comunale.

Ma forse c’è dell’altro che va oltre il giudizio politico amministrativo, diciamo, non lusinghiero, su chi parla. Il sottoscritto viene considerato spurio al gruppo dirigente che di questa amministrazione scandisce tempi, scelte, direttive. Anche perché ha il pessimo difetto di considerare il confronto paritario e trasparente una condizione irrinunciabile del proprio impegno politico. Impegno politico nel quale mai ha ricercato vantaggi personali ma sempre ha perseguito la crescita sociale, economica e civica della comunità che lo ha chiamato a sedere in questo consesso. Impegno politico dove, però, sempre ha richiesto, dopo averlo innanzitutto riconosciuto ai propri interlocutori, il rispetto per la propria persona e per gli impegni assunti.

Come sempre sarà la cittadinanza, con il proprio voto, già alle prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, a valutare l’operato di IDV e dei singoli partiti.

Emilio Iannotta

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