Carlo Vulpio e la libertà di informazione in Europa

Italia dei Valori alle elezioni europee presenterà, in qualità di indipendenti, persone che sono la testimonianza di tematiche di primario interesse, talvolta vere e proprie emergenze democratiche.

Un argomento sensibile e delicato per una vera democrazia è la libertà di informazione e di essere informati, sancita dall'articolo 21 della Costituzione.
Non a caso già al Parlamento Italiano Italia dei Valori ha eletto Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione nazionale "ARTICOLO 21", che si batte per il pluralismo di informazione e la libertà di espressione.

Le cronache degli ultimi mesi hanno spesso riferito delle polemiche sorte per la Vigilanza Rai e il CDA della Rai. Oggi si discute della Presidenza della Rai. In tutte queste vicende Italia dei Valori ha tenuto un comportamento coerente ed intransigente. Ritenendo che la Rai debba essere sottratta all'ingerenza dei partiti che, con pratiche lottizzatorie, impongono loro uomini che poi sono gli stessi che, attraverso una informazione imparziale e terza, dovrebbero informare correttamente i cittadini.

Gli stessi quotidiani nazionali di grossa tiratura, che si sostengono soprattutto con i finanziamenti pubblici, sono fortemente condizionati da questa dipendenza economica e anche le grandi firme, gli opinionisti delle prime pagine, mostrano, nelle maggior parte dei casi, scarsa autonomia e, quindi, scarsa autorevolezza.
E quei pochi giornalisti, rimasti fedeli al principio di terzietà e al dovere di informazione scevra da condizionamenti e opportunismi, vengono emarginati.

E' il caso di Carlo Vulpio, che per il Corriere della Sera ha seguito le vicende delle inchieste calabresi Why Not, Poseidone e Toghe Lucane e che è stato accantonato inspiegabilmente e dolorosamente per aver fatto fino in fondo il suo dovere di giornalista.

Italia dei Valori che ritiene prioritaria questa tematica, tanto inquinata dai conflitti di interesse e dalle pratiche spartitorie dei partiti politici, ha deciso di candidare Carlo Vulpio alle elezioni europee. Affinchè il tema della libertà di informazione e di una piena applicazione dell'Articolo 21 della Costituzione rimanga centrale in questa campagna elettorale.

Pubblico, tratto da www.antoniodipietro.it, l'intervento di accettazione della candidatura del dott. Carlo Vulpio. Le motivazioni e le aspirazioni che lo hanno indotto a scendere in campo.

Emilio Iannotta

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"Sono Carlo Vulpio e faccio il giornalista, o almeno cerco di fare questo mestiere in un Paese in cui fare il giornalista è diventata una cosa molto difficile. L'informazione e la libertà d'informazione sono elementi fondamentali per tutte le società democratiche e liberali, sono due pilastri strategici per la democrazia di questo Paese.
Siamo agli ultimi posti in tutte le classifiche, europee e mondiali, sulla libertà d'informazione. Questo deve essere più che un campanello d'allarme, ci deve far capire che oggi, con una Costituzione come la nostra, nella quale l'articolo 21 garantisce non solo la libertà di fare informazione ma anche la libertà e il dovere di essere informati in quanto cittadini, queste tutele costituzionali corrono un rischio come mai prima è accaduto.
Oggi abbiamo bisogno di capire un altro fatto importante: l'informazione non riguarda soltanto coloro che vogliono essere informati o soltanto coloro che per mestiere la fanno, ma riguarda indistintamente tutti i cittadini. Attraverso l'informazione si giocano delle partite fondamentali per un Paese che vuole definirsi democratico e che vuole rimanere in Europa. Dal punto di vista della libertà d'informazione, l'Italia è in Europa soltanto perché ci sono le Alpi a tenerla attaccata al Continente, se non fosse cosi saremmo già “scivolati attraverso lo stretto di Gilbilterra verso il Sudamerica”. Abbiamo bisogno di un'informazione libera, un'informazione vera, affinché tutti i cittadini abbiano la possibilità di far valere i loro diritti nel campo dell'uguaglianza sociale, del lavoro, della giustizia. Sono tutti problemi che passano oggi per questo snodo fondamentale.
Perché uno come me si candida? Non mi candido per un seggio a Strasburgo, è l'ultimo dei miei pensieri. Mi candido perché capisco che forse, permettetemi di dirlo, una faccia e un nome pulito sono spendibili in questa battaglia. Io ho già vinto dal momento in cui le mie idee e questa battaglia per l'informazione libera si affermano nell'agenda quotidiana di una campagna elettorale, del dibattito pubblico quotidiano, del discorso pubblico che tutti i cittadini fanno nelle loro case quando guardano la televisione e quando leggono i giornali. Di conseguenza, se il seggio a Strasburgo verrà, saremo contenti, se non verrà lo saremo ugualmente. Oggi per me è una giornata importante perché ho la possibilità di dire queste cose a voi e a tutti coloro che ritengono che queste cose siano importanti per il presente e per il futuro di tutti noi.
"

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Comments

1 Response to "Carlo Vulpio e la libertà di informazione in Europa"

Andrea De Luca ha detto... 19 marzo 2009 alle ore 18:56

altra grande notizia dopo quella di De Magistris

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