Il 30 settembre il comitato promotore- Italia dei Valori, SEL, Partito liberale, i Democratici (ex asinello) di Arturo Parisi, Unione popolari e gli amici di Mario Segni- della proposta referendaria avente per obiettivo l’abrogazione del Porcellum ha consegnato in Cassazione 1.210.466 firme raccolte praticamente nel solo mese di settembre. La sola Italia dei Valori ne ha raccolte oltre 500.000
Ancora una volta, come per i referendum contro la privatizzazione dell’acqua, il nucleare e il legittimo impedimento e come per il voto amministrativo della primavera scorsa che ha sancito le straordinarie vittorie di Luigi De Magistris a Napoli e di Pisapia a Milano, protagonisti di questo autentico miracolo sono stati i cittadini-in particolare le giovani generazioni- e la Rete.
Italia dei Valori da sempre si fa interprete e sostenitrice della volontà di rinnovamento etico e morale della politica e dell’esigenza di partecipazione attiva delle tante associazioni, movimenti e liste civiche che rafforza e concretizza la democrazia in un momento in cui i partiti tradizionali hanno perso molto della loro autorevolezza. Da sempre considera Internet e la Rete strumenti essenziali per l’informazione plurale e quindi baluardi della democrazia.
Alla luce dello straordinaria partecipazione dei cittadini e dei tanti attestati di incoraggiamento e di stima ricevuti ai banchetti oggi noi di Italia dei Valori vogliamo confermare la nostra determinazione a farci carico della ricostruzione etica ed economica del nostro Paese all’interno di una coalizione di centrosinistra che senza eccessivi tatticismi e ritardi deve proporre agli Italiani in tempi brevi un programma chiaro, stringato e condiviso.
In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sull’ammissibilità del referendum Italia dei Valori verificherà in Parlamento se esistono le condizioni per una nuova legge elettorale a cui i partiti dovrebbero essere moralmente obbligati viste le tante firme raccolte e il chiaro pronunciamento del Presidente della Repubblica. E’ però davvero poco probabile che un Parlamento di nominati, peraltro arroccati a difesa dei propri privilegi e non espressione dei territori, possano avere la dignità e il coraggio di fare una legge elettorale in cui tornino ad essere decisivi i cittadini. In ogni caso IDV potrà sostenere solo una legge elettorale dove, con il consenso del corpo elettorale, sia fatto salvo il bipolarismo. Una legge elettorale che non permetta ai condannati in via definitiva di essere candidati e agli inquisiti di poter assumere cariche di governo.
E intanto siamo già pronti per la prossima battaglia civile. IDV, condividendo l’allarme lanciato dalla CGIL e dai lavoratori in genere, sostiene e promuove il referendum abrogativo dell’articolo 8 dell’ultima, recente manovra. Con esso il governo ha espropriato i lavoratori dei diritti fondamentali inserendo, in un Decreto urgente avente per finalità l’equilibrio dei conti dello Stato, una misura che nulla ha a che vedere con le esigenze di bilancio. L’articolo 8, nella sostanza, sferra un attacco frontale e decisivo allo Statuto dei lavoratori, ai contratti nazionali e all’autonomia delle organizzazioni sindacali. Contro tale disposto IDV ha presentato alla Camera una pregiudiziale di incostituzionalità. In ogni caso, anche su questa tema, siamo certi che i cittadini non rimarranno inerti e faranno sentire forte il proprio dissenso.
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