L’Italia dei Valori di Piedimonte Matese aderisce alla campagna referendaria, promossa dal partito caro al presidente Antonio Di Pietro, da SEL, da Mario Segni e da Arturo Parisi, avente per obiettivo l’abrogazione della vigente legge elettorale, conosciuta come Porcellum, ideata dal ministro legista Calderoli e votata a suo tempo, oltre che dalla Lega Nord, da Forza Italia, da Alleanza Nazionale e dall’UDC. Legge che non prevedendo per il cittadino la possibilità di esprimere preferenze, ha consentito l’ingresso in Parlamento di personaggi nominati e non eletti, attenti unicamente ad ingraziarsi il capopartito che redige le liste elettorali. Altro effetto deleterio della “legge porcata”, come la definì lo stesso Calderoli, è l’allontanamento della politica dai territori, soprattutto quelli periferici, essendo i cittadini ormai privi di rappresentanza e della possibilità di un confronto con i nominati che, ormai, mostrano un sostanziale disinteresse rispetto alle esigenze localistiche. Pertanto, sotto la guida del commissario cittadino e consigliere comunale dott. Emilio Iannotta, l’IDV di Piedimonte Matese sarà presente in Piazza Carmine sabato 3 settembre dalle ore 18 alle ore 21 e domenica 4 settembre dalle ore 10 alle ore 13. “Sono orgoglioso- afferma il dott. Emilio Iannotta- che il referendum parte soprattutto per la determinazione di Antonio Di Pietro e di Italia dei Valori. Allo stesso tempo credo sia opportuno che di esso si approprino i cittadini, al di là del colore politico, perché è interesse di tutti avere Parlamentari dignitosi, che recuperino autorevolezza al Parlamento e che rendano conto del proprio operato innanzitutto al proprio territorio e ai propri elettori. Sono certo che la nuova ventata di partecipazione e di protagonismo dei cittadini, che si è concretizzata con le splendide cavalcate di Giuliano Pisapia a Milano e di Luigi de Magistris a Napoli e con il grande successo dei referendum per l’acqua pubblica, contro il nucleare e il legittimo impedimento, diverrà sempre più un’onda inarrestabile che rivolterà il Paese e costringerà i partiti a rimettere in discussione i tanti privilegi che la Casta ha finora riservato a se stessa”.
Infine per dare un segnale tangibile ai cittadini, sui quali si accinge a cadere la scure di una ulteriore finanziaria tutta lacrime e sangue, Italia dei Valori ha promosso una legge di iniziativa popolare per l’abolizione delle province. L'iniziativa dell'abolizione delle province, alla pari di quella per l’abrogazione dei vitalizi parlamentari, è stata portata in Parlamento dall'Italia dei Valori non più di due mesi fa, ma una maggioranza trasversale ai due poli l'ha bocciata, mantenendo intatto un carrozzone di consulenze, poltrone e doppi incarichi che grava pesantemente sul bilancio dello Stato.
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