Ho avuto ieri occasione di confrontarmi con tanti colleghi dell’ospedale di Piedimonte Matese. Per le comunità del Matese e dell’Alto Casertano l’ospedale è sempre stato un riferimento essenziale per tante motivazioni. Per l’essere la struttura a cui tutti noi abbiamo affidato e vogliamo continuare ad affidare le nostre aspettative di salute innanzitutto. Ma in esso hanno trovato lavoro e formazione tanti concittadini. E’ stato infine luogo di confronto e di elaborazione politica. Ho riscontrato parlando con dirigenti, primari, infermieri tanta professionalità e, al tempo stesso, tanta amarezza. Amarezza per la difficoltà nell’assicurare prestazioni tempestive ed efficaci dovendo confrontarsi giornalmente con carenze di organico e ritardi nella fornitura di materiale d’uso e dotazioni elettromedicali al passo dei tempi e dei progressi della medicina. Ho verificato con mano come sia stato il grande senso di responsabilità e di sacrificio dei colleghi, a partire dal direttore sanitario dott. Alessandro Accinni e dai dirigenti dei reparti e dei servizi, a tenere in piedi e funzionante il nostro ospedale. Nonostante che i colleghi e il personale siano costretti a turni massacranti, a straordinari e reperibilità difficilmente sostenibili e spesso neanche retribuiti. I partiti e il nuovo Consiglio Regionale devono risposte serie, nette e tempestive agli operatori della sanità pubblica e ai cittadini. Si avverte forte l’esigenza di una forte discontinuità rispetto al passato. Il merito, la professionalità devono tornare ad essere elementi determinanti nella assegnazione delle responsabilità. Non è tollerabile che i partiti e i politici continuino ad usare la sanità per costruire consenso elettorale e per privilegiare, a dispetto della professionalità, i propri amici. La salute è una cosa seria e le risorse disponibili per la sanità (ricordiamo che la sanità campana è commissariata per disavanzo di bilancio) vanno messe nelle mani giuste, di tecnici di comprovata esperienza. Né il processo di razionalizzazione delle risorse può avvenire senza tener conto delle esigenze di salute e dei progressi della medicina, che solo i medici e non certo i politici possono conoscere e certificare. Abbiamo nel nostro ospedale fior di professionisti che hanno solo bisogno di essere messi alla pari dei colleghi a cui si rivolgono, spesso fuori regione, tanti nostri concittadini. La razionalizzazione non può e non deve essere realizzata sulla pelle della gente e dei medici. Esistono invece centri di spesa, conflitti di interesse, doppioni, privilegi che vanno identificati e soppressi. Da medico e da candidato al Consiglio Regionale, avendo la consapevolezza di poter verosimilmente essere eletto e rappresentare il mio territorio, mi impegno in tal senso e confido che il nuovo Governatore On. Vincenzo De Luca, che sul tema ha già espresso parole forti e nette, sarà l’artefice principale di tale svolta.
Dott. Emilio Iannotta
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